IL BLOG DI SERGIO VIVI



lunedì 30 marzo 2009

C'è dell'acqua a Bologna?

Ai Signori Candidati Sindaco di Bologna

Alfredo Cazzola, Alfredo Cazzola Sindaco (PdL, Lega Nord)
Flavio Delbono, Partito Democratico
Giovanni Favia, Amici di Beppe Grillo
Giorgio Guazzaloca, Giorgio Guazzaloca per Bologna (UDC)
Michele Laganà, Bologna Futura
Beppe Maniglia, Maniglia Muscolosa
Massimiliano Mazzanti, Fiamma Tricolore
Valerio Monteventi, Bologna Città Libera
Stefano Morselli, Destra Federale
Gianfranco Pasquino, Cittadini Per Bologna
Giulio Maria Tam, Forza Nuova
Giuseppina Tedde, Donne Altra Città
Michele Terra, Partito Comunista dei Lavoratori

p.c. Al Garante per la sorveglianza dei prezzi, Osservatorio Prezzi e Tariffe
p.c. A Repubblica-Bologna

Temi del dibattito elettorale sono stati finora le infrastrutture e, soprattutto, le beghe tra i concorrenti. Argomenti che interessano ai cittadini, ma meno d’altri legati al costo della vita.
I giornali hanno riportato, qualche settimana fa, la notizia che ci saranno quest’anno ribassi record della luce e del gas. E l’acqua?

Bologna è il posto, in Italia, dove l’acqua costa di più, anche di quegli ambiti in cui è stata completamente privatizzata o quasi. E’ di ieri la notizia che nel 2008 Hera SpA ha aumentato i ricavi del 29,8% ed il margine operativo lordo del 16,5%, con valori d’incremento a doppia cifra in ciascuna delle principali aree di business, «la maggiore crescita mai realizzata dal gruppo». Inoltre è proseguita l’azione di consolidamento con l’integrazione, tra l’altro, di Sat di Sassuolo: non è il Parco della Vittoria (Enìa, Iride) ma, nel gioco di monopoli, non si butta via niente.

Ato 5 Bologna (in procinto d’internalizzarsi come Autorità d’Ambito di Bologna), ha deliberato nel maggio 2008 d’applicare la nuova tariffa pro capite, con lo scopo di educare gli utenti al risparmio idrico e, nello stesso tempo, di favorire le famiglie che consumano di meno (articolata in cinque fasce di prezzo, comprende due tariffe agevolate, una di base e due d’eccedenza).

Certamente, con l’aumento della popolazione, la quantità d’acqua dolce disponibile sulla terra può diventare un problema che va, però, risolto in modo scientifico e non con demagogico moralismo. Soprattutto, non va preso a pretesto per fare cassa. Di fatto, secondo le statistiche derivanti dall’analisi dei consumi del 2006 (reperibili cliccando sul link in calce), le tariffe agevolate nonché quella di base sono un miraggio per il 90 % delle famiglie della nostra provincia, che finiranno per “eccedere”. Questo perché le dotazioni di base, riconosciute come necessarie da Ato 5, sono state sottovalutate.

Da parte sua, Hera SpA lucrerà facili e lauti incassi. Extra gettiti derivanti dal fatto che si pagherà l’acqua anche otto volte il suo prezzo (calcolato secondo i criteri previsti dalla legge) con un aumento delle bollette, per la sola voce “acquedotto”, di almeno il 10 %.

Dopo dieci mesi dalla delibera non è ancora stato dato il via: tra gennaio e la data delle elezioni sarebbero arrivate le prime salatissime bollette. Una "pesca" in più lasciata alla nuova giunta.

Chiedo, pertanto, a ciascun Candidato -nel caso fosse eletto Sindaco- se, come membro di diritto dell’Assemblea Ato 5 (con la quota più alta), avallerà la politica “antispreco” pur sapendo, come insegna l’idrologia, che nel ciclo «l'ammontare d'acqua in ciascuna riserva rimane praticamente costante e per questo, in media, la quantità d'acqua che lascia una riserva è pari a quella che ritorna ad essa». In altre parole è impossibile che l’acqua NON estratta in Emilia vada a depositarsi nel sottosuolo della Sicilia. E’ anche il motivo per il quale non vale la pena di cercare di porre rimedio alle perdite d’acqua delle condutture di distribuzione: fino a che l’acqua è sufficiente per gli utenti, che essa si disperda nella terra attraverso le condotte o dopo essere uscita dai rubinetti delle famiglie, per la riserva, è del tutto indifferente.

Oppure se, come maggiore azionista di Hera Spa, dimenticato il conflitto d’interessi tra Regolatore e Gestore, esulterà ad ogni abbattimento del record di metri cubi distribuiti dall’Azienda e preferirà continuare a giocare a monopoli, progettando, magari, un acquedotto da Mirandola ad Agrigento via ponte sullo stretto.

Oppure se, come Sindaco preferirà privilegiare i “cittadini consumatori” con “agevolazioni vere”, proponendo un innalzamento delle dotazioni standard, in un momento d’oggettiva difficoltà delle famiglie.

Infine se, come utente del servizio, nell’ultimo anno la sua famiglia è riuscita a stare dentro le dotazioni standard concesse dal Regolatore.

Confidando di leggere una risposta (sulla stampa quotidiana o sui Vostri Siti o come commento a questa lettera), invio i migliori auguri di campagna elettorale.

Sergio Vivi


Statistiche anno 2006

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
La risposta di Giulio Maria Tam
Bologna 31 marzo 2009 (e-mail ore 21,32)

Egregio Signor Vivi,

sono l'avvocato Gianni Correggiari, portavoce di don Giulio Tam.
Giá ebbi modo di leggere la Sua analisi sui costi effettivi del servizio idrico a Bologna e oggi leggo, dalla Sua mail, le percentuali d'aumento dei guadagni realizzati da Hera (che non conoscevo).
Il nostro pensiero sulla questione "acqua" é chiaramente espresso negli "appunti su Bologna" che Le invio e che, dopo aver letto questa Sua ultima comunicazione, é ancora piú convinto, se possibile, di prima.
Sappiamo che la classe politica, tutta intera, ha votato una legge che obbliga gli enti pubblici a privatizzare entro la fine del 2010.
Ció non toglie che la nostra posizione rimarrá radicale contro ogni forma di speculazione su un bene così prezioso e così "naturalmente" comune.
Tra popolo e "investitori" é chiaro da che parte stiamo.
Cordiali saluti.
avvocato Gianni Correggiari

Nota di sv Sulla questione “acqua” si può leggere il capitolo

“UTILITIES ? NO, SERVIZI PUBBLICI" nel programma di FN cliccando sul sito del candidato.
«FORZA NUOVA dice NO alla privatizzazione dell'acqua, NO alla privatizzazione dei servizi pubblici».


- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
La risposta di Giorgio Guazzaloca
Bologna, 1 Aprile 2009 (e-mail ore 11,52)

La ringrazio del suo pregevole e bene argomentato intervento.
Sul tema specifico delle nuove tariffe dell’acqua stabilite da ATO 5, a Bologna mi sembra convincente l’ipotesi di rivedere le due tariffe agevolate, anche in rapporto all’evoluzione della crisi economica in atto e del sostegno doveroso che le istituzioni pubbliche, ed anche il Comune, devono assumere nei confronti delle famiglie che verranno colpite più duramente.
Naturalmente valuteremo attentamente, qualora mi ritroverò nuovamente a ricoprire la carica di Sindaco, i dati effettivi delle prime bollette che giungeranno secondo le nuove tariffe, per verificare l’entità effettiva degli aumenti e prevedere le necessarie misure di contenimento. Con altrettanta franchezza devo dirle, però, che il successo imprenditoriale di Hera, un’azienda per la cui nascita ci siamo impegnati direttamente, non può essere visto come una automatica conseguenza delle scelte in materia di tariffe per l’acqua, ma il risultato complessivo di un buon lavoro imprenditoriale che l’azienda ha compiuto.
Non può essere sottovalutato il fatto che la quota azionaria del Comune, benchè dimezzata rispetto alla presenza in Seabo, vale molto di più e che anche in un momento difficile come questo, l’azienda Hera stia per staccare dividendi per il 2008 a favore del Comune di Bologna nell’ordine di circa una decina di milioni di Euro.

La ringrazio e conto sulla collaborazione sua e di persone attente come Lei.

Giorgio Guazzaloca


- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
La risposta del Garante per la sorveglianza dei prezzi
Roma, 3 aprile 2009 (e-mail ore 13,01)

Gentile Signor Vivi, la ringrazio molto per la sua segnalazione che verrà tenuta in debito conto ai fini dell'attività di analisi sull'andamento dei prezzi e delle tariffe.

Se fosse interessato, sul sito web dell’Osservatorio prezzi del Ministero, nella sezione dedicata al Garante, di cui le allego il link,
http://www.osservaprezzi.it/garanteprezzi/index.asp,
potrà trovare i resoconti e la documentazione relativi a tutte le attività svolte, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini.
Cordiali saluti.
Il Garante per la sorveglianza dei prezzi


- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
La risposta di Giovanni Favia
Postata il 3 aprile 2009 (ore 21,31)
sul sito del candidato [aprire la pagina 7.ACQUA]

Con noi sfondi una porta aperta!!!


- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

La risposta di Valerio Monteventi
Bologna, 20 Aprile 2009 (E-mail ore 17,14)
Da Micol Todesco, candidata per la lista Bologna Città Libera
Gruppo Ambiente Territorio Salute

Ci fa piacere rispondere alla lettera aperta del Signor Sergio Vivi che riguarda
uno dei temi che ci stanno maggiormente a cuore, quello dell’acqua.

Per i cittadini di Bologna Città Libera, l’acqua è un diritto umano universale e
inalienabile, e per questo deve essere bene comune. Crediamo fortemente che la gestione del patrimonio idrico debba essere pubblica e condivisa, allo scopo di garantire l’accesso all’acqua secondo criteri di solidarietà e rispetto delle persone e di tutti gli esseri viventi.

Siamo dolorosamente consapevoli che la gestione Hera ha portato ad un
incremento vertiginoso delle tariffe, e non solo per quel che riguarda il servizio idrico. Secondo un rapporto UNIONCAMERE, del 2008, dal 1998 al 2007 le tariffe del servizio idrico sono aumentate del 44.6%, a fronte di un aumento medio del costo della vita del 22%. Bologna Città Libera promuove un servizio idrico integrato, pubblico e sottratto alle leggi del mercato, regolato da norme che favoriscano un consumo critico e il riuso dell’acqua.

Nel 2011 scade la convenzione con HERA e Bologna Città Libera chiede che in
Quest’occasione ci sia un ripensamento delle politiche relative alla gestione dei servizi integrati ed in particolare proponiamo un ritorno ad una gestione interamente pubblica delle società partecipate.

Sappiamo che l’acqua è un bene fragile, la cui disponibilità è influenzata dalla variabilità climatica e minacciata dall’inquinamento ambientale. La tutela del patrimonio idrico ha dei costi che devono essere coperti da un sistema di tariffe condiviso, equo e razionale.

* * * * * * * * * * * * * *
Bologna Città Libera
Con Valerio Monteventi
Candidato Sindaco di Bologna
www.bolognacittalibera.org

* * * * * * * * * * * * * *

Riteniamo anche che sia indispensabile un consumo critico e consapevole, che
eviti sprechi. Crediamo importante anche il mantenimento in buono stato delle
condutture idriche. Questo, oltre che evitare perdite, consente un miglior controllo sulla qualità dell’acqua. Se è vero che l’acqua che si perde dalle condutture ritorna alla falda, è anche vero che il trattamento e la distribuzione dell’acqua potabile hanno un costo, e l’ottimizzazione della rete distributiva incide in maniera positiva su tale spesa.

Ci auguriamo che queste note rispondano in modo esauriente alle richieste del Signor Vivi. Sul sito della lista (www.bolognacittalibera.org) è possibile
scaricare il programma dettagliato, anche per quanto riguarda l’acqua e la sua gestione.Il Signor Vivi può contattarci in qualsiasi momento, tramite il nostro sito, per approfondire ulteriormente la discussione.


venerdì 27 marzo 2009

La memoria storica

Non si può ricordare solo quello che fa comodo


mercoledì 25 marzo 2009

martedì 24 marzo 2009

Libertiamo o scherziamo?

Libertiamo o scherziamo? di Michele Boldrin e Mario Seminerio

Posted using
ShareThis

La prima volta, per le amministrative del 1956, votai per l’Alleanza Radicale Repubblicana. Memorabile ed entusiasmante il comizio di Niccolò Carandini e di Cino Macrelli al cinema-teatro Astra di Bologna. Alle politiche del 1958 contribuii a dare l’unico quoziente nazionale al Pri di Ugo La Malfa.
Bei tempi. Nonostante ci fossero i piccoli partiti, la proporzionale ed il voto di preferenza, dagli anni 50 ai 70, si verificò il “miracolo economico”, segno che l’economia è, in un certo qual modo, autonoma dalla politica. Di fatto, come più volte ha affermato Giovanni Sartori anche allora c’era il bipartitismo.
Nel 1992 mi sono vaccinato contro l’astensionismo annullando le schede.
Alle ultime elezioni, senza neanche bisogno di turarmi il naso, visto l’odore lasciato dal governo dell’Unione, ho seguito la mandria “peggiore”.

La differenza, nel tempo, è che allora all’ipotetica mappa politica in cui un elettore provava a posizionarsi, corrispondeva una mappa reale dei partiti che occupavano tutti e quattro i quadranti.
Oggi troviamo solo due punti sul piano. Un Pd1 dove sono costretti a coabitare riformisti (pochi), post-comunisti (molti) e cattolici democratici; ed un Pd2 dove pochissimi liberali cercano di coabitare con molti cattolici conservatori e pochi post-craxiani che la fanno da padrone.

Si può affermare che la probabilità d’addottare politiche “liberali” sia molto maggiore per il PD di quanto lo sia per il costruendo PdL. Ma questo soltanto in teoria: alla luce del principio d’accountability è tutto un altro paio di maniche.

Nel 1948, quando iniziai ad interessarmi allo sport, Gino Bartali vinse il Tour ed io diventai un suo tifoso. L’anno dopo, mio fratello, più giovane di me di un anno, lo diventò di Fausto Coppi.
Naturalmente tutte le volte che, successivamente, Bartali arrivando secondo dietro Coppi, affermava che, se ci fossero stati altri dieci km, avrebbe vinto lui, io mi trovavo d’accordo.
Così come nello sport, anche in politica si rimane segnati dalle prime esperienze.
Michele e Mario possono continuare a lungo l'interessante discussione, ma è evidente che i loro “animal spirits” si sono formati sui lati opposti dell’asse destra-sinistra.

P.S. Ho trovato ingeneroso l’epiteto “utili idioti” anche se pronunciato in modo affettuoso. Nel caso del PCI eravamo alla presenza di un partito che sosteneva il totalitarismo sovietico. Nel caso attuale dobbiamo pensare che il PdL sia destinato a sfociare in un totalitarismo fascista? Aspettiamo.
“Utili ingenui”mi sembrerebbe più appropriato, ammesso e non concesso che lo siano.


Altri commenti su Noise From Amerika.


lunedì 23 marzo 2009

Il Pdl sarà un partito unitario


mercoledì 18 marzo 2009

Pasquinate

La campagna elettorale per il sindaco procede, a Bologna, tra un gran menare di fendenti.
Sul versante del centrodestra, il grintoso Alfredo Cazzola (in corsa per il Pdl, AN, Lega), confidando, dopo i successi del Motor Show, che tutto gli sia facile, sta invece sperimentando come sia difficile “pelare le gatte”, cioè quel sornione di Giorgio Guazzaloca (lista civica per l’UDC). Cazzola sembra tuttora in grave svantaggio nei sondaggi, tanto che il Cavaliere si guarda bene dallo spendersi per lui.
Sul versante del centrosinistra, il professor Gianfranco Pasquino (lista civica) si prende, con la baldanza dell’outsider, qualche soddisfazione su Flavio Delbono che, dopo aver vinto le “solite” primarie”, cerca in tutti i modi di far dimenticare di essere il candidato del PD.




NB Il dott. Monti ha invitato, in nome della trasparenza, i candidati a sottoporsi a visita medica, innescando una serie di polemiche.


venerdì 13 marzo 2009

Bipartitismo

Non ho mai creduto che il bipartitismo fosse la soluzione dei problemi del nostro Paese.
Che la possibilità che l'Italia sia retta da un sistema politico semplificato e condiviso, viene oggi messo in dubbio anche da illustri commentatori.

Ad esempio da
Emanuele Macaluso:
«In questo quadro una cosa appare certa: l’ambizione di Veltroni e dei suoi amici di fare del Pd un partito a «vocazione maggioritaria» è sfumata. Franceschini non ne parla più. È in crisi l’alleanza con Di Pietro ma non si capisce quale sarà il sistema di alleanze del Pd. Comunque mi pare chiaro che le prossime elezioni confermeranno la fine del «bipartitismo» mai nato. Mai nato perché nessuno ci ha creduto: né il Pd che fece l’alleanza con Di Pietro e dopo le elezioni «scoprì» che Berlusconi era Berlusconi; né il Cavaliere il quale pensa che l’opposizione deve riconoscergli la sacralità che i suoi sodali gli hanno decretato. Tutto torna come prima e peggio di prima con la moltiplicazione dei piccoli partiti? Ora c’è anche quello di Grillo. In effetti sembra che, con le forze politiche in campo, le possibilità che il Paese sia retto da un sistema politico semplificato e condiviso siano scarse».

Anche
Giovanni Sartori riconosce che «la sinistra ha commesso sbagli colossali …. con Prodi che si è ossessivamente dedicato alla creazione di un partito "contro natura" tra cattolici di sinistra e sinistra “dura” e laica».


sabato 7 marzo 2009

Pensioni

Due notizie ANSA di oggi

Nuovo monito dell'Europa sulla sostenibilita' del sistema previdenziale italiano: la spesa pensionistica, dice Bruxelles, ''resta ancora tra le piu' elevate nell'Ue'' e, per garantire la sostenibilita' di lungo periodo del sistema …
(continua a leggere)

L'avvertimento, contenuto nella bozza di raccomandazione all'Italia che sara' approvata martedi' dai ministri finanziari dell'Ue e portata sul tavolo dei leader europei il 19 e 20 marzo, arriva pero' nel giorno in cui l'Inps certifica il buon andamento dei conti del sistema previdenziale italiano … (continua a leggere)

Le pensioni non le regalano. Anche a me, quando lavoravo, hanno trattenuto un sacco di lire.


giovedì 5 marzo 2009

Dilettanti allo sbaraglio

Questa notte ho sognato un tale, alla Corrida, che faceva l’imitazione di Maurizio Crozza.
Prendeva di mira il nuovo segretario del PD e diceva pressappoco così:

«Buonasera Franceschini, come sta?
Franceschini ... non ha mai pensato quanti milioni di euro si potrebbero recuperare, se si abolissero le province? Naturalmente ricollocando il personale presso le regioni e i comuni.
Sono 109 le province. Non servono.
Quanti assegni sociali si potrebbero pagare con quei soldi?
Recuperati subito, senza nemmeno sguinzagliare la Guardia di Finanza,

Franceschini! Quando si è dimesso Veltroni non avete rifatto le primarie perché, avete detto, mancavano tre mesi alle elezioni e il tempo serviva per fare le liste anche per le settanta province che vanno al voto.
Perché non risparmia parte del lavoro.
Stupisca tutti, dia uno schiaffo a Sergio Rizzo ed a Gianantonio Stella.

Franceschini … non presenti liste del suo partito alle provinciali.

Sarebbe una scelta radicale e coraggiosa.
Se l’immagina il Cavaliere, preso in contropiede?
Spieghi alla Lega che occorre fare le modifiche costituzionali prima d’imbarcarsi in un federalismo azzardato.

A Lei cosa importa delle province, l’unico a rimetterci sarebbe quello scapestrato di Matteo Renzi.
No, non si arrabbi Franceschini, scapestrato non è una brutta parola: anche Sergio Cofferati, qualche giorno fa, l'ha detto del suo vicesindaco Giuseppe Paruolo.

D’accordo, sembrerebbe che tutti quelli del PD che non vengono dai DS siano degli scapestrati.

Franceschini! … Faccia una cosa: dichiari di essere sempre stato comunista.


Faccia finta d’essere Obama».

* * * * * *

Oh! Non ci avrei creduto: gli hanno suonato le campane così forte, che mi sono svegliato.


lunedì 2 marzo 2009

Macchine invendute



Quante volte, negli ultimi tempi, sui giornali o per televisione abbiamo visto immagini come queste? Milioni di macchine invendute.

Provate ad andare a comprare un’auto oggi. Tutti i concessionari vi accoglieranno a braccia aperte, ma non sapranno dirvi il tempo di consegna. Due mesi, speriamo. Tre o quattro, se non va troppo male. Inconcepibile con tanti milioni di macchine disponibili.

La verità è che i costruttori producono su commessa, ad ordini acquisiti.
Quando questi hanno cominciato a scarseggiare, hanno ridimensionato la produzione, secondo una comprensibile, legittima logica industriale, sospendendola del tutto in alcuni stabilimenti e ricorrendo alla cassa integrazione in altri. Misure che non sono subito interrotte quando gli ordini, in seguito agli incentivi, ricominciano a fare capolino, ma con un opportuno ritardo di fase.
Altrettanto comprensibile che i sindacati chiedano che gli stabilimenti siano riaperti il prima possibile e che la cassa integrazione sia ridotta.
Altrimenti cosa avremmo dato gli incentivi a fare?

Quello, poi, che non si può accettare è che i media raccontino lucciole per lanterne.
Si tratta quasi sempre di auto già vendute.
L’ immagine in alto, ad esempio, è stata scattata nel porto di Civitavecchia: sono auto Peugeot appena scaricate, in attesa delle bisarche che le distribuiranno alle concessionarie.


domenica 1 marzo 2009

Bologna verso le amministrative

Sta entrando nel vivo, a Bologna, la campagna elettorale per le amministrative.
La proposta più forte l’ha lanciata Gianluca Galletti, già assessore al bilancio nella giunta Guazzaloca, che si è candidato alla guida della provincia di Bologna.


Due giorni fa ha dichiarato: «Mi candido per fare una Provincia leggera con non più di tre assessori. Nel primo anno sei perché questo è il minimo previsto dallo statuto, poi dopo la modifica tre.
. . . La Provincia costa 240 milioni all’anno, gli elettori bolognesi gliene danno 100». Troppi.

Un metodo per ridurre i costi della politica sarebbe anche quello di abolirla, la provincia.
Galletti, invece, pensa sia meglio fare collezione di poltrone: dopo Montecitorio la Presidenza della Provincia. Per spirito di servizio, naturalmente.

Bologna, Elezioni amministrative, Gianluca Galletti


 

Il punto di vista, magari irrilevante e sbagliato, di un cittadino qualunque, confidente nella libertà, detentore saltuario della sovranità, indotto a cederla, nell’occasione, a rappresentanti per niente fidati.

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.

L'autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti "linkati".

Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via E-mail. Saranno immediatamente rimosse.

Some text or image, in this blog, were obtained via internet and, for that reason, considered of public domain. I have no intention of infringing copyright. In the case, send me an E-mail and I will provide immediately.